Eccomi di ritorno dai bellissimi giorni trascorsi a Bruxelles.
Ho visto tantissime cose, e mi sono innamorata della città che mi

ospiterà per 6 mesi, ed ho imparato a girarla abbastanza.. O per lo meno riesco a salire sulla metro nella direzione giusta rispatto a dove devo andare :-)! Diciamolo, ho avuto momenti di sconforto durante le camminate eterne per viuzze non segnate, e ragionare su cartine orientate male e grandi come tovaglie non è proprio la cosa per la quale sono nata! Ma i 2 giorni sono stati utili, e mi son davvero serviti, anche se non ho ancora trovato casa. Ho visitato 4 appartamentini; uno a 270€, con altri 6 ragazzi scapestratissimi stile artista incompreso, poi una da 350€ che io mi sarei vergognata solo ad affittare. In seguito è

venuto il momento di una a 280€ al 7 piano d'una casa su, appunto, 7 piani (
talmente grandi che su uno c'era solo il wc :-D), e

l'ultima una da 350€, in una piazzetta meravigliosa poco a sud del pentagono (
il centro città), bellissima casetta con bellissima cameretta! Ora sarà da valutare, decidere e comunicare, uff...
Però Bruxelles già mi manca. Mi manca quell'aria frizzante da città multi culturale; mi manca camminare per strada e vedere mille volti di

mille colori, che comunicano in mille maniere, mi manca voltarmi in città e vedere due ragazzi omosessuali che vivono serenamente la loro sessualità (
o per lo meno pare sia così); mi manca il menefreghismo delle persone, e il negozio con il profumo di brioches burrose calde. Mi manca un po' l'atmosfera insomma. Me la sono goduta meglio che ho potuto, anche i supermercati, che adoro *_*!

Ebbene sì, perchè io una passione sfegatata per i supermercati belga e francesi, e nemmeno una passione segreta a dire il vero. Non so cosa dirvi: ci passerei ore dentro, a guardare le scatole, gli yogurt da bere, i panini e tutte quelle cose adorabilmente carine che loro fanno! Mi è capitato a volte di entrare e starci anche mezz'ora, solo a

girare, per poi uscire senza nulla; mi mettono come gioia, soddisfazione :-D!
Il viaggio di ritorno è andato benone, comprese le turbolenze che mi ammazzano lo stomaco che mi si gira come una monetina, blurp; ma non ho vomitato :-D! All'areoporto di Bruxelles ho trovato una cosa bellissima: l'asciugamani verticale (
che ho fotografato, tadaaaa)!

Una genialata di non so chi, comodissimo, bellissimo, praticissimo e divertentissimo, tu ci infili le mani e le muovi su e giù allegramente, e in una 20ina scarsa di secondi si asciugano grazie al getto d'aria calda superpotente!
Anche se sono salita tra gli ultimi (
odio mettermi in fila 3h prima dell'apertura dell'imbarco) ho preso comunque un posto vicino al finestrino! Vedere le nuvole dall'alto mi piace un sacco: sembrano panna montata densissima, e vedere da sopra la loro ombra sulla terra da una sensazione di altezza incredibile. Per non parlare dei laghi: a vederli dall'alto

sembran dei pezzetti ben tagliati di carta liscissima, e quando noti i puntini bianchi sulla superficie ti verrebbe da pulirli via con un soffio da quanto sembra perfetta la superficie.
Ma la cosa migliore, che dir si voglia, per me è sempre il
viaggio, come cosa
effettiva, non come idea. Partire, tornare, il mezzo, l'agitazione e poi la leggera nostalgia. Forse è una sensazione che mi sono creata, e non sempre me ne vanto, anzi:

aver continuo bisogno di sentirsi in partenza o di ritorno non è un po' come avere sempre il pepe sul sedere, ma mi da la carica. Non mi mancano le persone, è raro: ne sento più la nostalgia se non le vedo e siamo nella stessa città, ma dopo che son partita... puff, il vuoto. La voglia di tornare, poi, la mancanza e il concetto di "
casa" me lo creo, perchè tornare vuol dire che prima o poi ci sarà una nuova partenza. Questo non vuol dire che non voglio bene a chi mi sta attorno, ma è un bene che prescinde dal mio agire, da ciò che voglio e faccio; e sì, è da egoisti.
* * *
Quando ero in Francia, il mio babbo mi scrisse una frase che mi piacque molto (che è poi il titolo d'una canzone di Paul Yang) e che secondo lui mi si addiceva molto:
"Wherever I lay my hat, that's my home"
ed è stato come avere in prestito da un altro le parole per descrivere ciò che sento.
1 commento:
Bellisimo testo, Marti... :*
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